I forti terremoti del passato svelati da nuove indagini sulla faglia del Monte Vettore

download.jpg 24 Novembre 2020

I forti terremoti del passato svelati da nuove indagini sulla faglia del Monte Vettore

Scritto da Redazione IGAG -News

Nuovi studi sulla faglia del Monte Vettore, effettuati dall’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Cnr e dal Dipartimento di protezione civile, confermano tracce di terremoti precedenti al 2016.

A partire dallo scorso mese di maggio, l’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria (Igag-Cnr) e il Dipartimento di protezione civile nazionale hanno condotto nuovi studi paleosismologici tramite lo scavo di tre trincee esplorative attraverso alcuni segmenti di faglia mobilizzati la mattina del 30 ottobre 2016 (terremoto di Mw 6.6).

In queste trincee, rimaste aperte e studiate per oltre un mese, i ricercatori hanno riconosciuto le evidenze di diversi terremoti precedenti al 2016, la cui datazione è in corso di perfezionamento nei laboratori dell’Eth di Zurigo.

Confrontando ed integrando questi nuovi dati con quelli derivanti da studi paleosismologici effettuati venti anni fa sarà possibile circoscrivere ancora più in dettaglio la storia sismica della faglia, aggiungendo un ulteriore tassello alla conoscenza del comportamento sismogenico delle faglie attive della penisola italiana e quindi contribuendo ad una miglior stima della pericolosità sismica del nostro Paese.

In particolare, già nel 1998 l’allora Istituto di tettonica recente ed il Servizio sismico nazionale (oggi rispettivamente confluiti nel Igag-Cnr e nel Dipartimento della protezione civile) effettuarono studi paleosismologici sulla faglia del Monte Vettore, definendo – per la prima volta – l’attività olocenica della faglia, la magnitudo associata (Mw 6.6) e i tempi medi di ritorno per il massimo terremoto atteso (circa 2000 anni).

Nelle foto, vista di due delle tre trincee paleosismologiche aperte attraverso la faglia del Monte Vettore, responsabile del terremoto dell’Italia centrale del 2016. Lo studio dei sedimenti deformati all’interno degli scavi ha consentito di individuare le evidenze di forti terremoti nel passato, analoghi a quello del 2016.

Questa attività rientra nell’ambito delle convenzioni tra Igag-Cnr e Dpc.

Si ringraziano il Parco nazionale dei Monti Sibillini e il Coordinamento territoriale Carabinieri per l’ambiente del Pnms per la collaborazione e le autorizzazioni concesse.

Bibliografia di riferimento:

Galli P. & Galadini F., 1999. Seismotectonic framework of the 1997-98 Umbria-Marche (Central Italy) earthquakes. Seismological Res. Letters, 70, 4, 404-414.
Galadini F. & Galli P., 2003. Paleoseismology of silent faults in the central Apennines (Italy): the Mt. Vettore and Laga Mts. Faults, Annals of Geophysics, 46, 815-836.

Girolamo Belardi

Direttore
Cnr – Istituto di geologia ambientale e geoingegneria
Email  girolamo.belardi@cnr.it