Progetto CALIGOLA
PROGETTO CALIGOLA – DTC Lazio
Il Progetto CALIGOLA, Caratterizzazione degli Ammassi Litoidi e degli ambienti IpoGei attraverso la valutazione delle caratteristiche di Oscillazione e dell’interazione con i manufatti LApidei del Criptoportico Centrale del colle Palatino, è un Progetto dedicato a sviluppare e implementare tecnologie e metodologie innovative che possano essere di supporto alla tutela e gestione di un bene monumentale di pregio storico-architettonico quale il Criptoportico Centrale del colle Palatino.
Il Progetto, della durata di 18 mesi, è finanziato dalla regione Lazio e dal MUR per un importo complessivo di 121.728,77 € ed è stato presentato nell’ambito delle attività promosse dal Centro di Eccellenza DTC Lazio. Il CNR IGAG, con il Dott. Massimiliano Moscatelli e altri ricercatori e tecnologi, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Meccanica dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale nella persona del Prof. Ing. Paolo Croce e con la partecipazione di due imprese operanti nella Regione Lazio (Eagleprojects srl e Bitgears srl), coordinerà le attività di CALIGOLA.
Il team metterà a punto un modello del sottosuolo del Colle Palatino, nell’areale comprendente le cavità sotterranee degli Orti Farnesiani e del Criptoportico Centrale, cioè del sito dalla storia millenaria avente protagonista, tra i numerosi altri, proprio lo stesso imperatore Caligola.
Lo studio permetterà la caratterizzazione fisico-meccanica delle opere murarie e dei terreni/rocce di fondazione e la caratterizzazione geologica e idrogeologica ai fini della comprensione delle cause di dissesto che precludono la stabilità delle strutture, anche utilizzando il patrimonio di informazioni, di dati e documenti acquisiti nei decenni riguardo la storia dei dissesti e dei rimaneggiamenti del monumento; la pianificazione e messa a punto di un sistema di monitoraggio in un’area prototipale.
La metodologia sviluppata sarà esportabile ad altri areali e, grazie all’implementazione del sistema di monitoraggio, sarà possibile ridurre le incertezze sui risultati dei modelli numerici dovute alle ipotesi semplificative generalmente assunte alla base degli stessi.
