Pubblicati i risultati del progetto SISMI-DTC Lazio

61Qt4njFDVL.jpg 25 Novembre 2021

Pubblicati i risultati del progetto SISMI-DTC Lazio

Scritto da Redazione IGAG -News

Progetto SISMI-DTC Lazio Conoscenze e innovazioni per la ricostruzione e il miglioramento sismico dei centri storici del Lazio (ISBN 9788822905574, https://www.quodlibet.it/libro/9788822905574), a cura di Lucina Caravaggi, è un volume dedicato a diffondere e divulgare tecnologie e metodologie innovative che possano essere di supporto alle amministrazioni nella fase di ricostruzione dei territori colpiti dagli eventi sismici del 2016-2017.

Il libro presenta la sintesi di un Progetto che ha coinvolto diverse Università ed Enti di Ricerca e che è stato promosso dalla regione Lazio sotto l’ombrello del Centro di Eccellenza DTC Lazio.

Il Progetto intende favorire il trasferimento di nuove tecnologie, metodi di analisi, diagnosi, monitoraggio ed intervento e condividere il valore aggiunto di questi ultimi nell’accrescimento del grado di sicurezza percepito dai cittadini e della resilienza delle comunità.

Anche il CNR IGAG, con alcuni suoi ricercatori e in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica e il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università Sapienza di Roma e con l’ENEA, ha contribuito a tali attività. Il team ha messo a punto un modello 3D del sottosuolo di Amatrice, cittadina gravemente distrutta dagli eventi sismici che hanno colpito l’Italia centrale, e ha implementato tale modello all’interno di un codice di calcolo in grado di simulare il campo d’onda nelle tre direzioni XYZ. Lo studio ha permesso una decrizione completa del fenomeno della propagazione delle onde sismiche, senza semplificazioni sulla dimensionalità del problema.

Proprio quest’ultima può infatti condizionare la risposta sismica locale, cioè la sollecitazione in ingresso alle fondazioni degli edifici in fase sismica.

La metodologia è esportabile ai molti casi simili dal punto di vista geologico e geomorfologico, particolarmente frequenti non solo nel Lazio, ma lungo tutto l’Appennino. Grazie a questo tipo di modellazione avanzata è possibile ridurre le incertezze sui risultati, dovute alle ipotesi semplificative generalmente assunte alla base dei modelli numerici.