Terremoto Italia Centrale: Prospezione dei gas del suolo nelle aree del Monte Vettore e di Campotosto

24 Novembre 2020

Terremoto Italia Centrale: Prospezione dei gas del suolo nelle aree del Monte Vettore e di Campotosto

Scritto da Redazione IGAG -News

Primi risultati e installazione di stazioni geochimiche per il monitoraggio della CO2 nelle aree del Monte Vettore (Arquata del Tronto, AP) e del Monte Gorzano (Campotosto, AQ)
Nell’ambito del progetto “Deep Gases from Active Faults” (DEGAS), proseguono gli studi sulla caratterizzazione geochimica di alcune faglie sismogenetiche dell’Appennino centrale. Un team di ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria, CNR-IGAG), del Centro di Ricerca CERI della Sapienza Università di Roma, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dell’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA)
ha iniziato una campagna di misure della concentrazione di alcune specie gassose endogene nei gas del suolo in corrispondenza di due faglie attive: la faglia del Monte Vettore, che ha originato il sisma del 24 agosto scorso, e la faglia del Monte Gorzano, localizzata pochi chilometri più a sud nell’area di Campotosto (AQ).
In particolare, sono state effettuate misure della concentrazione di radon, toron, anidride carbonica e idrogeno che hanno messo in evidenza dei picchi di anomalia in corrispondenza delle due faglie, anche laddove queste sono sepolte da spessori elevati di copertura sedimentaria.

 

 

I risultati ottenuti dalle prime indagini hanno permesso la selezione di 3 siti (2 sulla faglia del Monte Gorzano e 1 sulla faglia del Monte Vettore) in cui sono state installate stazioni per il monitoraggio geochimico in continuo (GASPRO).
Le stazioni geochimiche, sviluppate dal laboratorio di Tettonica e Chimica dei Fluidi del CERI Sapienza, sono state posizionate ad una profondità di circa 1 m dalla superficie e attualmente misurano la concentrazione di CO2 nel suolo ad intervalli di 1 ora.
A breve è previsto l’aggiunta di un sensore per la misura del radon.

Il progetto “DEGAS” ha come obiettivo il rilancio degli studi sull’utilizzo di alcune specie gassose come precursori dei terremoti attraverso il monitoraggio spaziale e temporale delle concentrazioni di gas endogeni in corrispondenza di faglie sismogenetiche. Tali studi andranno ad integrare la ricerca sui precursori sismici, fornendo informazioni utili alla comprensione dei meccanismi, ancora poco noti, che legano la migrazione dei gas alle fasi di preparazione di un sisma

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