Una nuova metodologia per la stima di potenziali riattivazioni di frane sismo-indotte

Le frane sismo-indotte sono processi che possono amplificare, anche di molto, i danni connessi ad un evento sismico. Per questo motivo, bisognerebbe sempre tenerne conto in analisi finalizzate alla gestione del rischio. Tuttavia, può essere complicato considerare tutte le variabili naturali connesse a questi fenomeni, specialmente su aree vaste. Da questo punto di vista, una variabile che svolge un ruolo primario nella fase di innesco è la condizione di saturazione pregressa del terreno.

In questo lavoro, viene quindi proposta una nuova metodologia per la stima degli spostamenti cosismici attraverso una procedura semi-automatizzata, basata sul modello pseudo-dinamico di Newmark. Tale metodologia, sviluppata in ambiente GIS, consente di valutare potenziali riattivazioni di frane preesistenti, tenendo conto sia delle condizioni iniziali di saturazione del terreno che del livello di scuotimento locale connesso ad eventuali effetti sismici di sito.

La procedura è stata testata sull’intera regione Molise, dove sono state selezionate circa 23000 frane per valutarne l’eventuale riattivazione. I risultati ottenuti evidenziano l’effetto delle condizioni locali sull’entità degli spostamenti sismo-indotti, considerando una sola azione sismica caratterizzata da un tempo di ritorno di 475 anni. All’interno del lavoro vengono inoltre discusse sia le potenzialità che i limiti della metodologia proposta, nell’ottica di valutarne una potenziale, futura applicazione nell’ambito di analisi del rischio da frana in condizioni sismiche.

Di seguito il link all’articolo:

https://link.springer.com/article/10.1007/s10346-022-01882-y

Reference

Giannini L.M., Varone C., Esposito C., Marmoni G.M., Scarascia Mugnozza G., Schilirò L. (2022) Earthquake-induced reactivation of landslides under variable hydrostatic conditions: Evaluation at regional scale and implications for risk assessment. Landslides, 2022. doi: 10.1007/s10346-022-01882-y